Viviamo in una società multiculturale e Amsterdam è una città dove gente di tutto il mondo s’incontra e incomincia relazioni. Ho vissuto personalmente l’esperienza di incominciare una nuova vita in un paese diverso. Questo pone delle sfide che spesso hanno a che fare con conflitti culturali tra modi di fare del paese d’origine e della terra adottiva. La necessità di doversi adattare a usi e costumi che ancora non si comprendono del tutto può portare crisi personali. Sostegno psicologico durante il processo di migrazione aiuta le persone a trovare velocemente il proprio equilibrio e ad assimilare il valore di questa esperienza di vita. La multiculturalità è una ricchezza e non una limitazione.

Il modo, la motivazione e le circostanze in cui la terra di origine è stata lasciata hanno un grande impatto sul modo in cui la nuova vita si svilupperà. I rifugiati sono purtroppo esperti in questo. Queste esperienze traumatiche possono lasciare tracce anche nelle generazioni successive. Ad esempio, adulti, figli di rimpatriati dalle colonie Olandesi dopo la seconda guerra mondiale, subiscono ancora delle conseguenze e sanno come è stato, il doversi adattare alle nuove circostanze, non dare troppo nell’occhio, aiutare i propri genitori a orientarsi nel nuovo luogo. Figli di migranti di altri paesi si trovano già da bambini non volenti nel ruolo di interpreti linguistici e culturali tra i genitori e il mondo esterno.

Grazie alle esperienze di vita in paesi differenti, il venire a contatto con culture differenti, l’essere in relazione con persone provenienti da diversi backgrounds culturali, sono riuscita a sviluppare una sensibilità per i diversi usi e costumi di terre diverse. Ciò che è ‘normale’ cambia a secondo del posto. Il mondo è bello perché è vario. Questa passione è stata inizialmente una motivazione per studiare lingue e in seguito mi ha dato e mi da l’entusiasmo nel lavoro terapeutico con gente di altre culture. Questa esperienza è stata apprezzata anche nel lavoro terapeutico in centri psichiatrici, ad esempio i-psy, (interculturele psychiatrie).